Progetti

Cominciano le attività dei gruppi Icehearts in Italia

Il progetto Uisp sta prendendo il via sui territori: l'esperienza di Schio (Vi) che mette al centro il parkour rivolto ai giovanissimi. Parla V. Di Lauro

 

Il progetto Icehearts Europe continua a prendere forma in Italia, con l’avvio delle prime attività sul campo e un coinvolgimento sempre più diretto di bambini e adolescenti nei territori. Il progetto, ispirato al modello finlandese e coordinato da ISCA-International Sport and Culture Association, mira a prevenire l'esclusione sociale nell’infanzia e nell’adolescenza, attraverso il coinvolgimento in attività sportive di squadra in otto paesi europei: Danimarca, Estonia, Belgio, Finlandia, Irlanda Slovenia, Spagna e Italia. Sempre in prima linea nella promozione dello sport accessibile e inclusivo per tutte e tutti, Uisp contribuisce con la propria esperienza e passione a questo progetto come associazione capofila italiana.

Dopo i workshop preparatori a Torino, Cerignola (Fg), Roma e Genova, dove istituzioni, scuole e associazioni locali si sono confrontate per adattare il modello Icehearts ai contesti territoriali, stanno cominciando le attività pilota nei 12 Comitati territoriali Uisp, che coinvolgeranno 400 ragazzi e ragazze in tutta Italia in percorsi sportivi e di crescita. Grazie al coinvolgimento di 20 mentori dedicati e all’approccio basato sull’ascolto e la fiducia, le attività puntano a creare comunità accoglienti dove ogni partecipante possa trovare uno spazio sicuro per sviluppare relazioni significative e affrontare le proprie sfide quotidiane.

A Schio, in provincia di Vicenza, grazie all’impegno dell’associazione affiliata Krap, sono già iniziate le attività con i gruppi locali. Con il parkour come sport principale, i bambini e i ragazzi partecipano a un programma di due incontri settimanali che alternano sport e attività laboratoriali: le iniziative mirano a costruire un forte senso di appartenenza alla comunità e a fornire ai giovani strumenti concreti per affrontare le sfide quotidiane​. Valentino Di Lauro, mentore responsabile dei gruppi Icehearts Uisp Vicenza, racconta: “In questo periodo abbiamo lavorato molto per conoscerci, fare team building e accogliere le richieste dei ragazzi. Oltre al parkour, alterniamo momenti di confronto su tematiche che emergono spontaneamente dal gruppo”. Il parkour, non è solo un esercizio fisico, ma un vero e proprio strumento educativo, spiega Di Lauro: “Permette ai ragazzi di entrare in contatto con sè stessi, affrontare le proprie paure e conoscerle. La paura, infatti, non è qualcosa da evitare, ma da riconoscere e valorizzare: se non avessimo paura, ci faremmo sempre male”, aggiunge il mentore.

I gruppi di Vicenza sono composti da circa 15 ragazzi e ragazze ciascuno, misti per genere e capacità, provenienti da Schio e dai paesi limitrofi. La partecipazione è completamente gratuita, un aspetto che garantisce accessibilità e inclusività. Al centro del progetto c’è l’idea di comunità: un gruppo che cresce insieme, supera difficoltà e costruisce legami basati su fiducia e rispetto reciproco: “Stiamo creando il gruppo e costruendo fiducia reciproca, sia tra i ragazzi e le ragazze, sia nei confronti di noi mentori - sottolinea Di Lauro - i ragazzi iniziano a raccontarci le loro vicissitudini, che siano legate alla scuola, ai compagni o alla famiglia. Il nostro compito non è dare soluzioni, ma offrire uno spazio protetto dove possano esprimersi e confrontarsi. Spesso, infatti, le risposte emergono dal dialogo tra pari, o dall’ascolto delle esperienze altrui”.

Uisp è il cuore del progetto Icehearts Europe in Italia, con la sua rete territoriale e la lunga tradizione nella promozione dello sportpertutti. Non solo coordina le attività e forma i mentori, ma si impegna a costruire connessioni significative tra scuole, famiglie e comunità locali. Ed è proprio grazie a questa conoscenza e all’impegno di tutte e tutti, mentori, giovani e comunità, che Icehearts non sarà “solo” un progetto sportivo, ma un vero e proprio un laboratorio sociale dove lo sport diventa uno strumento per costruire relazioni, superare barriere e promuovere benessere per le comunità. (Lorenzo Boffa)

 

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